Winter night with full moon and starry sky. Frost covered trees in a mountain forest. Landscape with fresh snow
Solstizio d’Inverno, l’anno volge al termine.
Le notti si allungano e le ore di luce sono ogni giorno più brevi. Il respiro di madre natura è sospeso, è in attesa una trasformazione, il tempo sta per fermarsi.
Il solstizio invernale sta per arrivare, ed è uno dei momenti più magici di tutto l’anno.
Durante questo periodo l’oscurità regna sovrana e pare aver la meglio sulla Luce.
Ma ecco che nell’apice della sua vittoria cede il trono alla Luce che, lentamente, inizia a prevalere sul buio e sulle gelate invernali.
Dopo il solstizio invernale le giornate iniziano poco per volta ad allungarsi.
Come tutti i periodi di passaggio il solstizio invernale è un momento carico di valenze simboliche e magiche, dominato da miti e archetipi provenienti da un lontano passato.
Di cosa si parliamo qui?
Il solstizio d’inverno cade ogni anno tra il 21 e il 22 Dicembre.
Il Sole durante il solstizio d’inverno tocca il punto più basso dell’orizzonte, da questo giorno in poi inizierà a risalire.
Ma vediamo ora di sfatare alcuni miti riguardo il solstizio invernale.
Anche se le giornate sono più corte e le ore di luce sono meno, gli oceani assorbono in estate il calore del Sole e lo rilasciano in modo graduale nel tempo.
Per questo motivo c’è un “ritardo stagionale” tra il momento in cui il Sole irraggia meno e quello in cui effettivamente di percepisce più freddo.
Il premio di mesi più freddi va infatti a Gennaio e Febbraio.
I raggi del Sole arrivano sulle superficie terrestre più inclinati e radenti rispetto a quello che accade in estate.
Questo è il motivo per cui scaldano meno.
Volendo dirla tutta in questo periodo la Terra si sta avviando al perielio, punto in cui saremo più vicini al Sole in termini di distanza.
Quando l’inverno rappresentava fame e freddo, il solstizio invernale segnava la fine del buio e il graduale ritorno alla Luce. Presso i celti veniva chiamato festa di Yule, si accendevano fuochi, si macellavano gli animali e si faceva gran festa. L’albero che addobbiamo a Natale affonda le radici in questa tradizione, è un simbolo di rinascita e di rinnovamento della vita.
Le pietre di Stonehenge sono allineate su una linea visuale studiata per godere della bellezza del tramonto durante il giorno del solstizio d’inverno.
C’è un altro sito archeologico sacro costruito in modo che il giorno del solstizio d’inverno i raggi solari dipingano sul terreno un sentiero dorato verso un’altra dimensione.
Stiamo parlando di Newgrange è le sue caratteristiche ti lasceranno sbalordito.
Gli antichi celti si consideravano parte della grande cerchio della vita e ritenevano che le loro azioni, anche le più piccole, avessero la forza di influenzare i grandi cicli del cosmo.
Per questo venivano celebrati riti per propiziare la rinascita del Sole portatore di vita.
I grandi fuochi che si usavano accendere in questo periodo dell’anno erano simbolicamente un aiuto al dio Sole per sostenere la sua rinnovata marcia trionfale.
I celti erano soliti festeggiare il Solstizio d’inverno con un rito.
In questa buia e fredda notte, le donne attendevano immerse nell’oscurità l’arrivo degli uomini, che giungevano in casa una candela.
Con questa fiamma si accendeva il focolare delle mura domestiche e tutti insieme si festeggiava la luce intorno alle nuovo fuoco.
Presso gli antichi il focolare rappresentava fonte di vita durante l’inverno e andava continuamente alimentato per scaldare la casa e cuocere i cibi. Era anche il luogo dove ci si riuniva la sera ad ascoltare storie reali e fantastiche.
Durante il Solstizio d’inverno la Natura si riposa si prepara a vivere un nuovo ciclo.
Anche per il nostro corpo sarebbe opportuno prendersi una pausa.
È questo il tempo giusto per dedicarci alla lettura, alla meditazione, e a esercizi di rilassamento.
L’oscurità è il miglior luogo dove coltivare la saggezza.
Spesso viene attribuita al buio una condizione negativa, ma senza buio non ci sarebbe la luce così come senza silenzio non potrebbe esistere il suono.
Se sei già pratico di meditazione ti consiglio di farlo in questo periodo in una stanza buia, se invece stai muovendo i primi passi la meditazione del Noce ti può aiutare.
Purtroppo i ritmi dettati dalla nostra società sembrano spingerci a fare il contrario.
Con l’avvicinarsi del Natale per tanti questo periodo rappresenta una fonte di stress e ansia. Il susseguirsi di cene, celebrazioni e un forzato acquisto ai regali, ci costringe a non ascoltare il nostro corpo.
Non sappiamo se capita anche a te, ma in tanti arrivano spossati al 6 Gennaio, come se le “vacanze natalizie” fossero state una fatica da superare.
Il consumismo esasperato, la forzata allegria e gli eccessi alimentari ci impediscono di ascoltare quello che madre Natura ci suggerisce dal profondo.
Solstizio deriva dal latino “sol stat” (il sole si ferma), energeticamente rappresenta un periodo di stasi, di raccoglimento e di introspezione.
Prenditi il tempo per nutrirti, consuma cibi caldi, nutrienti, ma senza appesantirti.
Dedica un momento per ricordare i tuoi antenati, che vivono in te nel tuo DNA, dove spazio e tempo non esistono.
Come ci insegna il Faggio stabilisci i confini della tua vita sociale, mettendo al primo posto il tuo benessere e il tuo recupero psico-fisico.
Puoi dire no al ritmo frenetico degli acquisti che ti viene imposto, alla socializzazione forzata e ai viaggi last-minute alla ricerca di una fuga dal quotidiano.
Nella medicina cinese, l’inverno corrisponde ai reni, alla vescica e alle ghiandole surrenali.
Nei reni è contenuta tutta l’energia ancestrale che deriva dai nostri antenati. Se vogliamo vivere a lungo e in salute è fondamentale conservare questa energia.
L’energia dei reni viene bruciata dallo stress, quindi rallenta, concediti un pò di riposo e segui i ritmi della Natura.
Non fare sforzi fisici intensi e tieni calda la schiena, un bel bagno caldo è quello che tonifica maggiormente il rene in questo periodo.
Il Natale è la versione cristiana della rinascita del Sole, il 25 Dicembre è una data convenzionalmente fissata per celebrare la nascita di Gesù.
Lo stesso papa Ratzinger ammise che la fede cristiana ha preso il posto della religione pagana del Sol invictus, quindi del solstizio d’inverno.
Fu così che il simbolismo solstiziale della vittoria della luce sulle tenebre fu associato all’apparizione del Cristo sulla Terra.
Abbiamo approfondito e spiegato in modo molto esaustivo le ORIGINI DEL NATALE qui, guarda il video.
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