Spooky halloween pumpkins in dark forest. Scary halloween background with free space for text.
Le origini di Halloween le conoscete?
Alcuni lo odiano, altri lo amano; resta il fatto che per molti è un secondo carnevale.
La notte di Halloween si riversano per le strade, streghe, zombie, fantasmi e vampiri alla ricerca per nostra fortuna solo di dolcetti da sgranocchiare… ebbene, dietro questa usanza si cela un fondo di verità.
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Di cosa si parliamo qui?
Gli antichi Celti, popolo di pastori fortemente legato alla ciclicità della Natura, celebravano una festa di nome Samhain all’inizio del “periodo più buio” dell’anno.
Questo giorno coincideva con l’apparizione in cielo della costellazione delle Pleiadi e veniva così annunciata la supremazia del buio sulla luce, i giorni diventavano sempre più corti e l’inverno aveva inizio.
Per i Celti l’anno nuovo non iniziava come per noi il primo Gennaio bensì il primo Novembre, giorno in cui terminava la stagione estiva e aveva inizio quella invernale.
I pastori facevano ritorno a valle con le loro greggi e si preparavano al tempo in cui si sarebbero riparati in casa dalle intemperie e dal gelo. Durante questi mesi si viveva con quanto si era raccolto in estate e la sera ci si riuniva intorno al focolare dove storie e leggende venivano raccontate dagli anziani.
La festa serviva a esorcizzare l’arrivo del grande freddo, univa e rafforzava la comunità che celebrando questo rito di passaggio, rendeva grazie agli Dei e chiedeva aiuto e protezione durante i mesi bui.
Il termine Samhain significa letteralmente festa di “fine estate”
Le origini di Hallowen risiedono quindi in Samhain, lo spartiacque tra un ciclo e l’altro.
Nella notte tra il 31 Ottobre e il primo Novembre si verifica una sospensione temporale dove può davvero accadere di tutto.
Samhain ha racchiuso in sé una duplice valenza energetica.
Dal punto di vista materiale, rappresentava la preparazione “fisica” ai mesi freddi, si faceva tesoro dei raccolti e si macellava la carne.
Dal punto di vista spirituale rappresentava l’assottigliarsi della linea che divide due mondi, quello dei vivi da quello dei morti. Durante questo periodo la linea di separazione è così sottile che può essere oltrepassata.
Samhain è infatti l’inizio del periodo introspettivo per eccellenza, l’inverno, dove risulta più facile mettersi in contatto con la nostra parte più profonda e vera.
La stessa madre Terra, si chiude su se stessa e con un dolce sguardo interiore protegge i semi che porta in grembo aspettando l’avvento della primavera.
Se analizziamo le origini di Halloween capiamo che la morte è il tema principale della festa perché è in perfetta sintonia con quello che accade in natura.
Durante l’inverno la vita sembra essere inesistente, ma in realtà sappiamo che si rinnova e si prepara sottoterra, dove per tradizione, riposano i morti.
Gli antichi Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, il 31 Ottobre, la linea di separazione tra il mondo dei vivi e quello dei morti si potesse varcare e che gli spiriti dei defunti potessero tornare a camminare tra i vivi.
Come spiegato nell’articolo dedicato al simbolo celtico per eccellenza, il Triskell, gli aspetti temporali passato, presente e futuro per i Celti rappresentavano un unico e eterno ciclo.
Tutto quanto esiste contemporaneamente in un unico continuum temporale.
Per questo motivo durante Samahin si potevano incontrare i defunti ma anche i propri discendenti non ancora nati!
Il motivo per cui Jack o’ Lantern è diventato il simbolo di questa festa è perché, se torniamo indietro nel tempo alle origini di Halloween, durante Samhain si tenevano dei raduni nei boschi e venivano accesi i “Fuochi Sacri”.
Durante queste celebrazioni la paura della morte si mescolava all’allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno.
I Celti indossavano maschere grottesche e dopo aver danzato intorno al fuoco tornavano ai villaggi facendosi luce con lanterne costituite da zucche o cipolle con all’interno le braci del Fuoco Sacro.
Questa brace serviva per accendere il focolare casalingo che li avrebbe riscaldati per l’intero inverno.
L’origine della lanterna di Halloween fuori dalla porta nasce in Irlanda, la candela serviva a illuminare la via di casa agli spiriti defunti. Una volta entrati avrebbero trovato di che rifocillarsi su un tavolo imbandito per l’occasione.
Con questo gesto caritatevole si chiedeva ai propri avi di proteggere e benedire la famiglia, il raccolto e tenere lontano le malattie. Durante la cena del primo Novembre era usanza avere un posto in più apparecchiato, destinato allo spirito protettore della casa.
Dunque nessuno zombie, nessuna strega cattiva o spirito assetato di sangue, solo una preghiera rivolta agli antenati che varcavano la soglia, perché avessero uno sguardo amorevole e benevolo dall’aldilà nei confronti della propria famiglia.
Nella metà del XIX secolo l’Irlanda fu colpita da una terribile carestia, ancora oggi ricordata da canzoni e novelle.
In quel periodo così nero, molti irlandesi decisero di abbandonare la propria terra d’origine e cercare la fortuna oltre oceano.
Una volta negli Stati Uniti formarono una forte e coesa comunità. All’interno di essa vennero mantenute le tradizioni e le usanze, tra esse troviamo proprio l’antico festeggiamento di Samhain, oggi conosciuto come Halloween.
Questa usanza si diffuse in fretta nel popolo americano e venne storpiata fino a diventare la festa che tutti oggi conosciamo.
Film e libri horror diffusero questa nuova visione del rito celtico in tutto il mondo. Le mostruose maschere e le zucche raccapriccianti oggi sono strumento per allontanare e esorcizzare gli spiriti che varcano la soglia, esattamente il contrario rispetto alle reali origini di Halloween.
Oggi la festa di Halloween ha perduto ogni significato religioso e rituale, Samhain è un nome dimenticato.
L’antica festa celtica è diventata solo un’occasione per divertirsi e organizzare costosi e allegri festeggiamenti.
Per allinearsi alle energie della stagione occorre preparare la casa e un piccolo altare dove accogliere lo spirito guida.
Il rituale di preparazione della casa è molto importante perché aiuta la nostra mente e il nostro spirito all’accoglienza e all’apertura.
Se prima di questo passaggio vuoi effettuare una pulizia energetica della tua abitazione qui trovi tutte le indicazioni.
Poni sull’altare dei frutti di stagione, foglie secche, pigne, ghiande o in generale qualcosa che faccia risuonare il tuo spirito e lo sintonizzi con le energie del periodo.
Al centro metti un calderone, simbolo del ventre della Dea, in alternativa puoi usare un piccolo braciere.
Il Fuoco riveste un ruolo molto importante in questo rito.
Presso i Celti, il Fuoco nel focolare rappresentava l’abbondanza, il benessere e la salute.
Per rendere Sacro il Fuoco procurati qualche foglia di vischio essiccato che servirà per evocare la presenza del Sole e scaldare il tuo cuore anche durante il grande inverno.
Entra nel tuo stato di meditazione e raccoglimento, prendi carta e penna e fai un bilancio dell’anno passato.
Che frutti ho raccolto?
Cosa voglio seminare per il futuro?
Che rami ho bisogno di tagliare per rinascere più forte in primavera?
Scrivi un desiderio, una parola o disegna qualcosa che vuoi vedere realizzato.
Ora chiudi la pergamena sulla quale hai scritto con all’interno una foglia di vischio e brucia tutto all’interno del braciere. Le fiamme porteranno agli spiriti le tue parole e si metteranno in moto energie che porteranno al realizzarsi delle tue ambizioni.
Dal Fuoco Sacro che hai creato accendi una candela, essa conserverà l’energia del rito e la accenderai ogni qual volta entrerai nel tuo spazio sacro di meditazione e raccoglimento.
Ora la tua Anima è pronta ad accogliere i messaggi che ti arriveranno dagli spiriti guida. Nei giorni a seguire annota i sogni e le cose che ti accadono, anche le più insignificanti, sul tuo diario.
Anche se sul momento non capirai questi messaggi a distanza di tempo saprai decifrare queste parole e resterai stupito del contenuto.
Buon Samhain!
Se sei curioso di scoprire anche le origini di San Valentino, guarda il nostro video!
Clicca qui per scoprire invece quelle del Natale.
Se vuoi scoprire di più sull’energia della Quercia, albero sacro per eccellenza del popolo celtico, qui scoprirai il perché i druidi amavano tanto questa maestosa pianta.
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