Sento ancora chi pronuncia, con disattenzione e senza particolare amore il mio nome: “Fanano”…
Non posso parlare di disprezzo perché sarebbe eccessivo, ma a volte mi sento dimenticato.
Attendo nuovi soli e prati da condividere.
Ho voglia di sentire i vostri piedi, le vostre risate e i vostri sbuffi affaticati per raggiungere le mie vette.
Ho voglia di farvi giocare a nascondino con le nuvole e farvi assaggiare il sapore del vento.
Ho voglia di mostrarmi in tutta la mia bellezza non solo per più famose feste di paese come il Presepe Vivente a Natale o il Ferragosto.
Ci sono laghi, sentieri, rifugi da scoprire nell’Appennino che mi ospita.
Alzate gli occhi. Guardate le sue vette.
Annusate l’aria che sa di buono e di fiori.
Toccate l’erba e gli alberi.
Ascoltate il suono dei ruscelli e il canto degli uccellini.
Scoprite i rifugi dove i sapori di una volta delizieranno i vostri palati affaticati.
Indice
Fanano trekking: il borgo fantasma de Le Caselle
Oggi vi parlo di una borgata fantasma: Le Caselle.
Il sentiero 407 che parte da Lido Fanano vi accompagnerà alla sua scoperta.
Dopo un’oretta e mezzo di cammino questo borgo abbandonato si svelerà ai vostri occhi.
Un vero e proprio paese fantasma che vive solo nei ricordi di chi l’ha visto abitato nei lontani anni 50.
Un pezzo di storia che non deve essere dimenticato perché prova tangibile di come fosse possibile vivere immersi nella natura rispettando la sua bellezza e ospitalità. Ieri molto più di oggi.
Tutt’ora si reggono in piedi, stanche, 25 case custodite dalla vegetazione che piano piano entra da ciò che rimane di porte e finestre.
Avvolte nel silenzio le stanze custodiscono pensieri e amori delle famiglie che le hanno vissute.
I tetti si sorreggono a fatica, quasi capissero che ormai non c’è più nulla da proteggere. Lasciano che sia il sole a scaldare gli ambienti umidi rimasti senza focolare e arredi.
Negli anni 50 una frana lambì Le Caselle senza distruggere nulla ma spaventando la comunità di montanari a tal punto che decisero di scendere verso valle.
Negli anni 70 un gruppo di Hippy si insediò di nuovo nel paese donandogli nuova vita e nuova energia. Le sorti del borgo però non furono felici in quanto, solo dopo un paio di anni, la comunità decise di spostarsi abbandonandolo nuovamente.
Visitate con discrezione e in silenzio questo paese.
Divertitevi ad immaginare come poteva essere vivere in quel luogo così magico, lontano da tutto ciò che oggi appare comodo e facile.
Fermatevi alla fine del paese dove un tavolino fatto di rocce sembra voler ospitare proprio il vostro meritato banchetto.
Fanano trekking: il Lago Pratignano
Lasciando alle vostre spalle il borgo de Le Caselle proseguite sempre per il sentiero 407 che vi porterà, appena oltre ai 1300 mt, al Lago Pratignano.
Il cammino verso questa nuova meta durerà circa un’oretta.
Vi divertirete a guadare piccoli ruscelli, attraversare boschi e camminare in prati immensi in compagnia delle farfalle e dei calabroni.
Non sarà facile avvistare il lago perché…è verde!
È un lago palustre che ospita una rara pianta insettivora drosera.
Vedrete le rane saltare in acqua veloci ad ogni vostro passo, ascolterete il fruscio delle canne e calmate la vostra mente. Regalatevi questo momento di felicità perché ve la meritate tutta.
Il Lago Pratignano, completamente isolato e immerso nella natura, saprà regalarvi momenti di quiete assoluta.
Fanano trekking: la Grotta delle Fate
Poco distante dal lago, percorrete il sentiero che limita il lago fino all’ingresso di un boschetto e proseguite poi lungo il crinale sul lato bolognese e troverete la Grotta della Fate.
Un’insenatura nella roccia, buia e profonda che termina con una porticina minuscola.
È il nascondiglio perfetto per questi essere dai poteri sovrannaturali.
Ma fate attenzione!
Non entrate nella Grotta! Potrebbero arrabbiarsi.
Si narra infatti che possano irretire e uccidere i viandanti annegandoli, per proteggere l’Anima della Natura.
Di fronte alla Grotta potrete godere di uno dei paesaggi più belli dell’Appennino Modenese.
Il ritorno verso valle
Per fare ritorno alle macchine vi consiglio di cambiare sentieri e proseguire per il 405.
La discesa sarà più dolce e un po’ più soleggiata rispetto alla salita.
Vi aspetteranno brevi tratti di asfalto e un’oretta e mezza di cammino prima di rientrare a Lido Fanano dove torte, gelati e tigelle vi aspettano.
Guarda il video! Clicca qui
Info utili:
- Per i vostri amici pelosi è una gita bellissima. Avrete acqua all’andata perché attraverserete diversi ruscelli. Attenzione invece al ritorno perché non ce ne sono.
- Non ci sono rifugi. Organizzatevi quindi con un pranzo al sacco e con almeno un litro d’acqua a testa
- Utilizzate calzature idonee per il trekking. Le All Stars sono belle ma vanno bene in città per intenderci.
- Dislivello comprensivo: circa 300/400mt
- Il borgo delle Caselle è completamente abbandonato. Avvicinarvi alle case pericolanti è a vostro rischio e pericolo. Fate attenzione dove mettete i piedi e a quello che c’è sopra alla vostra testa.
Scopri qui un altro trekking sull’Appenino Modenese
4 Commenti
Bravi ragazzi ottima descrizione del paese più bello dell’appenino ❤❤❤
Grazie mille! :-)
Avete proprio ragione ragazzi, ci sono borgate che custodiscono storie antiche e affascinanti che andrebbero ascoltate e tramandate. E ci sono luoghi dove il silenzio regna sovrano e l’anima trova pace, dove ascoltando la natura ci sono tante cose da imparare.
Recentemente abbiamo partecipato ad un trekking didattico durante il quale ci hanno insegnato a riconoscere alcune piante: è stato molto interessante e le nuove conoscenze ci sono tornate utili anche in Croazia! 😃
Avete mai pensato di organizzare dei trekking didattici anche voi? Avete le conoscenze giuste per proporre questo tipo di esperienza! 😉
Ciao ragazzi,
a ottobre, presso un centro olistico, inizieremo a tenere delle conferenze sugli alberi e sulle loro proprietà.
In base all’albero e alla sua conformazione energetica faremo anche delle meditazioni.
Se vi interessa vi teniamo aggiornati. :-)