Il dosha Vata, quali sono le sue caratteristiche? Cosa succede in caso di squilibrio?
In questo articolo prenderò in analisi il dosha Vata, che letteralmente significa Vento o ciò che muove tutte le cose.
Di cosa si parliamo qui?
Nel momento del concepimento, viene definita la nostra costituzione, in sanscrito viene definita con il termine PRAKRUTI (natura, forma originale, prima creazione).
I fattori che determinano la nostra costituzione secondo l’Ayurveda, sono:
Quindi vi chiederete …allora i dosha cosa sono? I dosha sono l’espressione dei cinque elementi, sono le energie principali che esprimono la funzione di Creazione, Mantenimento e Distruzione, tutti noi siamo la somma dei cinque elementi sia a livello fisico che psicologico, semplicemente abbiamo maggiore energia di un tipo di dosha rispetto all’altro, e questa differenza è data non solo dai motivi sopra elencati ma anche dall’influenza ambientale, culturale e famigliare.
I dosha in tutto sono tre:
In questo articolo conosceremo meglio il dosha Vata, con le sue caratteristiche e come fare per riequilibrarlo.
Anche chi non ha la costituzione predominante VATA consiglio vivamente di seguire l’articolo, VATA è uno dei primi dosha che tende ad avere uno squilibrio, soprattutto per noi in occidente, causa smog, stress e vita frenetica.
In Ayurveda il dosha Vata governa tutte le attività psicologiche e chimiche del corpo, governa la respirazione e l’eliminazione.
Non a caso gli elementi di cui è composto sono aria ed etere (inteso come spazio), corrisponde al nostro sistema nervoso del corpo.
Un eccesso di energia Vata può dare origine a disidratazione e problemi connessi all’invecchiamento prematuro, pelle secca e altri disturbi cutanei.
Un Vata carente invece può causare sensazioni di pesantezza, pigrizia e una cattiva circolazione.
Vata viene definito il “capo dei dosha” perché è responsabile dell’attività degli altri dosha.
Il simbolo del dosha Vata nel cosmo è Il vento.
La costituzione del dosha Vata è caratterizzata prevalentemente dal movimento.
Vediamo insieme gli aspetti mentale e fisici del dosha Vata.
Esistono 5 tipi di Vata detti anche subdosha che sono: vata prana (prana vaju), vata udana (udana vaju), vata samana (samana vaju) vata vyana (vyana vaju) e vata apana (apana vaju).
Ha sede nel cervello, naso, orecchie e petto.
Regola le funzioni respiratorie, sostiene mente i sensi e intelletto.
Uno squilibrio può portare a singhiozzo, bronchite, asma, raffreddore.
Ha sede nella gola e nella laringe. Governa la parola l’entusiasmo e la positività, la forza fisica e mentale. Uno squilibrio di questo Vata porta disturbi alle orecchie, naso e gola, difficoltà ad esprimersi (esempio balbettare o inceppamento nell’esprimere i pensieri) e problemi ad aprire il proprio cuore.
Consiglio una meditazione per il primo, secondo e quinto chakra quando c’è uno squilibrio di questo tipo.
Sei radicato, al sicuro, non avere paura, apri il tuo cuore ed esprimi a gran voce la tua vera essenza.
Ha sede nello stomaco e nel duodeno. Controlla la digestione e la conversione del cibo in scorie, porta via sudore e acqua.
Uno squilibrio causa indigestione come diarrea (tipo disturbo del dosha Vata), ulcere gastriche e infiammazioni.
Ha sede nel cuore e principalmente in tutto il corpo.
E’ l’energia più potente che governa la circolazione sanguinea.
Uno squilibrio causa febbre, pressione alta, spasmi.
Beviti una bella tisana calda e stai a riposo
Risiede nella colonna vertebrale, nel retto, nella vescica e nei genitali.
Governa la defecazione, le mestruazioni.
Uno squilibrio causa disturbi intestinali e colon-rettali.
Imparare ad ascoltarsi, riconoscere i sintomi ed essere consapevoli dell’energia presente dentro di noi, è il primo passo verso la guarigione e l’equilibrio.
Il corpo è il nostro maestro, il 70% dei disturbi sono correlati a una cattiva alimentazione.
Scopri qui i benefici di una dieta vegana.
In particolare per i soggetti del dosha Vata la routine e gli orari in cui mangiamo è un elemento fondamentale da tenere in considerazione se vogliamo mantenere in equilibrio il nostro dosha.
Quando vi accorgente che il dosha Vata è elevato, sta aumentando, il tempo è freddo, secco e ventoso, bisogna cambiare o rivedere il modo in cui si mangia e come si prepara il cibo.
La qualità del cibo deve essere calda, liquida, oleosa e pesante, i sapori devono essere dolce, acido e salato, bisognerebbe prediligere cibi cotti e bevande calde.
Quando avete Vata come dosha predominante si sconsiglia il digiuno per più di 16 ore, quando è elevato invece il digiuno non dovrebbe proprio essere fatto.
Qui trovi info sul digiuno lunare e come approcciarsi a questa tecnica vedica.
Miglio, riso integrale, orzo, broccoli, cavolfiore, pecorino, pere, banane, caffè e peperoncino.
Tanti altri cibi sono da ridurre e allo stesso tempo tanti altri sono da prediligere, ma ogni situazione va vista singolarmente. Mangiare deve essere sempre e comunque un atto di gioia e amore che si fa verso sé stessi.
Quindi anche se un cibo può potenzialmente farmi del bene ma come gusto non mi aggrada, perché mi dovrei sforzare? Come in tutte le cose, il compromesso è fondamentale per stare bene, soprattutto quando il compromesso è con sé stessi.
La Natura ci offre una miriade di alimenti, troverai sicuramente il cibo adatto alla tua costituzione e al tuo gusto.
Qualche consiglio per un dosha Vata in eccesso.
Se pratichi Yoga dedicati a una pratica lenta e a mantenere le posizioni.
Controlla il respiro e calma la mente meditando.
Vedrai ben presto numerosi effetti benefici psico-fisici.
Uttanasana pacifica il dosha Vata
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Dosha Pitta
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