Camminare in montagna apporta dei benefici fisici e psicologici.
Ti parliamo qui dei benefici fisici ma oggi vogliamo soffermarci di più sull’aspetto energetico e simbolico.
Cosa implica l’atto del camminare? Ci avete mai pensato?
Camminare è assolutamente un’attività anacronistica per i nostri giorni.
E’ quasi una perdita di tempo. Questo perché camminare richiede lentezza ed è una cosa alla quale non siamo più abituati.
Per arrivare alla meta l’uomo è abituato a spendere poche energie e a metterci il meno possibile.
E’ così che quando andiamo a camminare in montagna l’atto stesso del camminare diventa un elogio alla lentezza.
Diventa vera anarchica.
Un atto rivoluzionario che insegna l’ASCOLTO del nostro CORPO.
Per quanto ci riguarda, e vorremmo che anche tu potessi provarlo, camminare in montagna è il modo migliore che conosciamo per ascoltare il nostro respiro e prendere coscienza dei nostri movimenti.
Fare una passeggiata in montagna infatti significa essere responsabile dei propri atti.
Sono richiesti presenza ed ascolto.
Sembra banale ma bisogna letteralmente guardare a dove si mettono i piedi.
Scegliere, anzi saper scegliere, l’appoggio, il terreno e la strada migliori.
Non è una marcia inconsapevole, come lo è banalmente andare dal fornaio, ma si trasforma in meditazione.
Se ti interessano le meditazioni le puoi trovare nelle nostre Instagram stories in Evidenza
Camminare in montagna diventa un atto introspettivo dove non si cerca una performance ma si è aperti al proprio mondo interiore.
Di cosa si parliamo qui?
Siamo responsabili delle impronte che lasciamo al suolo e di quello che non lasciamo.
Sarebbe bello usare questa metafora anche nella vita quotidiana. Pensate come sarebbe bello provare a lasciare impronte di felicità.
Cospargere i nostri percorsi di energia dorata e scintillante, positività e sorrisi.
Siamo davvero più vicini al cielo e nell’unità della Natura ci sentiamo più vicino alla nostra parte sacra e intima.
Ognuno di noi ha un sentire diverso ma vogliamo condividere con voi alcune delle nostre.
Quando iniziamo un trekking che ci porta verso una vetta, ci piace pensare di passare in quella che chiamiamo la terra di mezzo (non sulla vetta e non in pianura): uno spazio interiore dove – metaforicamente – non si è in alto schiacciati dal proprio Super Io e non si è in basso, schiacciati dal proprio vittimismo, dalle lamentele o dagli sguardi altrui.
E’ un grande insegnamento. Può sembrare banale ma dovremmo applicarlo alla vita quotidiana.
La Montagna come molti altri elementi in natura, INSEGNA IL SILENZIO. Insegna che i vuoti non vanno per forza riempiti. E’ possibile lasciare che la nostra mente si ossigeni e così fa anche il nostro corpo.
Insegna che si può tacere, che la parola non è il primo mezzo di condivisione che la natura predilige.
I paesaggi cambiano, metro dopo metro, è così cambiamo anche noi. Ci trasformiamo, le nostre cellule si modificano.
Cambiano i pensieri, il battito cardiaco, il respiro, la forza, le energie e la volontà di raggiungere il proprio obiettivo.
Se non sei in grado di tacere tutto questo lo perderai. Sarà inevitabile.
La Montagna INSEGNA A VOLTARSI INDIETRO. Sì, hai letto bene.
Ti viene spesso detto “non voltarti indietro..!” come se fosse sbagliato.
In Montagna non è così.
Quando si è nella famosa Terra di Mezzo e si guarda la strada percorsa si prende coscienza di quello che si è stati capaci di fare.
Si raccolgono le forze per poter andare avanti, per guardare la vetta più da vicino. Per affrontare con serenità il domani.
Solo grazie all’accumularsi dell’esperienza durante la salita si è in grado di considerare la conquista della vetta (o di un progetto) qualcosa di fattibile.
Dalla Terra di Mezzo hai modo di guardare il paesaggio e di rivederti percorrere la strada appena compiuta.
Spesso ci si emoziona per la grandiosità e la magnificenza che la Natura emana e tu non sei più un bruto conquistatore ma parte del tutto. Parte di quella realtà magnifica che non richiede artifici e accessori inutili.
Camminando in un bosco o in collina ti capiterà di incontrate un Noce o una Quercia.
Ed ecco allora che queste diventano tue grandi alleate e ti portano dei messaggi importanti.
Prenditi il tempo per praticare l’ascolto della loro energia.
Ci auguriamo che questo articolo ti abbia dato la possibilità di entrare un pochino di più nel nostro mondo e che ti abbia fatto venire voglia di provare a camminare in natura senza cercare la performance o il raggiungimento della vetta.
Camminare in montagna o in collina è come aprire una finestra verso noi stessi, verso il nostro sentire.
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Ti aspettiamo a rami aperti 🙂
Stay wild!